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Tra bilanci e tasse c’è spazio per l’arte?

Tra settembre e novembre gli imprenditori italiani sono occupati a preparare il bilancio di fine anno per poter pianificare il budget da destinare all’anno successivo. Il periodo post vacanziero parte subito in salita per molte imprese che hanno però la possibilità di studiare con attenzione come distribuire gli acquisti che aiuteranno ad abbassare le tasse.
Sempre più uomini d’affari si orientano verso l’arte in tutte le sue forme: acquisti di opere di pittura o scultura, contratti per impreziosire degli spazi aziendali con l’intervento diretto di giovani artisti, sponsorizzazione di eventi all’interno delle proprie aziende o comunque in spazi in cui saranno in qualche modo interessati i propri dipendenti ecc. ecc.
Ma perchè tutto questo?
Eccone alcuni motivi:

📌 Vantaggio Fiscale: l’acquisto di un’opera d’arte contemporanea, entro certi limiti di valore, può essere portata in dichiarazione dei redditi e quindi essere inclusa nei cespiti aziendali, esattamente al pari di un tavolo o di un computer
📌 Collezionismo: gli appassionati appena possono, allocano parte del loro budget per poter acquistare delle opere ed includerle nel patrimonio aziendale. La visibilità e la reputazione nei confronti di un istituto di credito aumenta e, inoltre, l’opera stessa può entrare a far parte, successivamente, dell’asset ereditario
📌 Mecenatismo: l’acquisto di un’opera di un artista contemporaneo può rientrare nel computo delle azioni per mecenatismo e quindi avere delle agevolazioni fiscali importanti. Stesso discorso vale anche con il partecipare alla ristrutturazione di opere pubbliche
📌 Benessere aziendale: è ormai risaputo che l’arte fa bene. La stessa OMS ha dichiarato che i benefici che si possono avere con l’arte sono constatabili giorno dopo giorno. Avere delle opere negli uffici, essere circondati dal colore corretto nei giusti ambienti crea armonia e benessere tra i dipendenti… ed aumenta la produttività oltre a rientrare nei punti dell’agenda ONU per le imprese ESG
📌 Pubblicità: il ritorno d’immagine che si ha grazie alla sponsorizzazione per il restauro di un’opera pubblica, oppure con la crescita di un artista ha sicuramente un ruolo interessante

E tu hai mai pensato di integrare l’arte nel budget aziendale?

Tra bilanci e tasse c’è spazio per l’arte?
Claudio Russo
“La bellezza salverà il mondo” (Fëdor Dostoevskij)

Pubblicato

15 Febbraio, 2024

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