Cos’è l’Art Lendind?
Avete mai sentito parlare dell’Art Lending?
La necessità di liquidità è sempre stato in argomento importante, oggi più che mai. I prodotti finanziari hanno, in quanto tali, la necessità di un periodo di deposito piuttosto lungo per poter fornire i primi risultati.
Ecco che, da qualche tempo soprattutto nei paesi anglosassoni i collezionisti, le fondazioni, i musei, si rivolgono agli istituti bancari per avere una linea di credito per trarre liquidità, senza procedere necessariamente ad una cessione definitiva dell’opera d’arte o della collezione che, come ormai vi ho detto innumerevoli volte, è un bene illiquido.
Quali vantaggi? Possiamo individuarne almeno 3
– ottenimento di liquidità per l’acquisto di nuove opere
– monetizzazione delle opere d’arte nel proprio portafoglio e investimento in operazioni finanziarie
– anticipazione dei benefici della vendita dell’opera d’arte per il tramite di casa d’aste (spostando quindi in avanti gli effetti fiscali del capital gain derivanti dall’effettiva vendita)
Ovviamente ci sono alcune specifiche di cui tenere conto prima di correre in banca per chiedere un prestito con sottobraccio il nostro quadro
Quando ci si rivolge agli istituti bancari e finanziari bisogna tenere conto di:
– leva finanziaria: si aggira tra il 30% e il 50% del valore dell’opera, per cui si tende a privilegiare opere di un certo valore economico
– durata finanziamento: varia tra i 12 e i 24 mesi, molto dipende dall’artista, dalla sua commerciabilità, dalla richiesta del mercato ecc. ecc.
– tassi d’interesse: molto cambia dal paese, e dalla situazione: per esempio secondo la legge italiana, questi devono essere obbligatoriamente sotto i tassi considerati usura e rispettare le normative indicate dalla Banca d’Italia. Proprio per la sua particolarità, probabilmente sarà qualcosa simile al contratto di pegno, anche se questo comporta lo spossessamento del bene da parte del collezionista e la conservazione dello stesso da parte dell’istituto (quindi diventa fondamentale trovare un luogo sicuro di conservazione, assicurazioni su trasporto e tutela…)
Rimane poi il tasto molto complesso e delicato della due diligence che dovrà essere fatta per la stima del valore economico dell’opera, tasto dolente proprio perchè ci sono parecchi fattori che lo determinano.
Forse è per tutto questo che in Italia fa fatica a decollare…
Avreste mai pensato che si potesse ottenere un finanziamento con l’arte?
Avete mai usufruito dell’Art Lending?
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