Collezionisti si nasce o si diventa?
La passione per l’arte, in qualsiasi forma si presenti, è latente in tutti noi. Già da bambini facciamo dei disegni e spesso, in questi, riversiamo tutte le nostre emozioni perché non siamo in grado di esprimerle.
Poi passa il tempo e questa “dote” scompare, ad eccezione degli artisti che mantengono ancora aperta la connessione con i sentimenti in modo fortemente espressivo.
In alcuni momenti della vita, però, sentiamo la necessità di riappropriarci di quel gusto di provare delle emozioni quasi primordiali ed istintive, ed ecco che, trovandoci di fronte ad un’opera d’arte, la desideriamo ardentemente…. ma qualcosa ci frena (ed è quello che chiamano “cervello rettiliano”): la paura di sbagliare un acquisto: e se quest’opera poi non vale nulla? e se sto rischiando di essere truffato? e se l’opera, anche se autentica, è sovraquotata?
Tutte domande lecite e ed è assolutamente comprensibile la paura di impegnarsi in un acquisto che magari implica anche un investimento economico importante.
D’altra parte non esiste un corso per diventare collezionisti….
….o forse sì?
La risposta a questa domanda, contro tutte le aspettative, è affermativa.
C’è la possibilità di imparare a collezionare, a conoscere le fiere d’arte e a comprenderle sapendo come muoversi: si può apprendere come riconoscere un artista che ha una ricerca sottostante nelle opere e quelli che, invece, producono “tanto per produrre”…. ed è possibile conoscerli e confrontarsi con loro…
Tutto questo è possibile.
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