Marco Pedroni nasce nel 1945 a Verbania sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, che diede già i natali a quello “scapigliato” di Daniele Ranzoni.Studia a Milano dove frequenta il Liceo Artistico di Brera e l’omonima Accademia alla Scuola del Maestro Mauro Reggiani.Il rigore stilistico dell’astrattismo geometrico del Maestro permea le opere di Marco Pedroni, non solo nell’attività meramente artistica, ma anche in quella professionale. Soprattutto nella sua attività di Designer si delinea uno stile che ricerca purezza nelle forme e nelle linee.Attorno agli anni Novanta l’Artista avverte...

Marco Pedroni nasce nel 1945 a Verbania sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, che diede già i natali a quello “scapigliato” di Daniele Ranzoni.Studia a Milano dove frequenta il Liceo Artistico di Brera e l’omonima Accademia alla Scuola del Maestro Mauro Reggiani.Il rigore stilistico dell’astrattismo geometrico del Maestro permea le opere di Marco Pedroni, non solo nell’attività meramente artistica, ma anche in quella professionale. Soprattutto nella sua attività di Designer si delinea uno stile che ricerca purezza nelle forme e nelle linee.Attorno agli anni Novanta l’Artista avverte...

Piccole dimensioni per questa opera esposta a Parigi , facente parte di una produzione definita  “centralité improbable” in cui l’ artista esprime il suo bisogno di un riferimento, difficile da trovare , sia un infinito, sia un limite, sia un centro …….stucco ed olio su tela

Questa opera in realtà è stata creata molti anni prima, in tonalità completamente diverse, in una fase di studio. È un soggetto riconoscibile, volendo figurativo sempre interpretabile. La tela è stata lavata, ri-lavorata, lasciando comunque tracce di un colore pre-esistente , il rosso, timido testimone di ciò che c’ era ora trasformato

Opera che in qualche modo ha un filo conduttore con la precedente sia per la forma che la centralità. La materia è protagonista assoluta, modificata, lavorata, stratificata fino raggiungere la tridimensionalità. Il nero, lo scuro vengono illuminati da oro in polvere, che sottolinea i vuoti, i pieni, i volumi, i vuoti…… Stucco, bitume, stoffa, ed olio contribuiscono ad una positività da ricercare, ma chiaramente percepita agli occhi di chi guarda.

Il formato quadrato adatto al tema, alla ricerca, il quadrato contiene, delimita ma permette un lavoro che va “oltre”……come in questa opera in cui coesistono materia, colore e bisogno di centralità: una foto dell’artista posta al centro, e qui il protagonista è lo sguardo volto lontano, in un infinito immaginario, immaginato, percepito…. Il chiaro è individuato nella pelle, il nero non è tale ma è solo scuro, avvolgente in un abbraccio come le maniche di camicia usate e lavorate.

Senza Vergogna E’ parte di un piu’ ampio progetto, chiamato La Sottile Linea Tra La Luce E Il Buio Dentro ogni persona convivono una parte luminosa e una parte più oscura.La prima racchiude tutto ciò che sentiamo lecito e giusto esprimere, e quindi mettere in luce.Mentre la seconda è la casa di quei pensieri, comportamenti e tratti di noi che consideriamo meno degni o immorali, e che quindi cerchiamo di reprimere e mettere in ombra.Tutte le scelte nella vita di una persona si giocano proprio sulla sottile linea che separa la luce dal buio.Ma chi traccia davvero questa...

L’opera Caos creativo appartiene alla collana Colorsophia: L’antica conoscenza dei colori, una serie che esplora il potere ancestrale e simbolico delle sfumature cromatiche. In questo lavoro, il colore si presenta come pura essenza, libero da forme definite e in continua trasformazione. Colate di colore denso scorrono sulla tela, formando rivoli che si intrecciano e si sovrappongono, creando profondità e movimento. Le tonalità intense e vibranti sembrano colare spontaneamente, seguendo percorsi imprevedibili e sovvertendo ogni regola. Caos creativo evoca l’impeto dell’ispirazione,...

Questo scatto appartiene ad una serie di scatti dedicati agli alberi di olivo che sono sati colpiti dalla xylella.Il patogeno xylella dal 2013 infesta le campagne del Salento facendo morire gli alberi di olivo e modificandone il paesaggio rurale in maniera drastica e dolorosa. Da salentina sono sempre stata affascinata dagli sterminati oliveti e, ancor più, dalla meravigliosaarte che la natura ha scolpito nei tronchi d’ulivo secolari. Anche loro sono la somma di una lungaesposizione alla vita e alle intemperie a cui questa ci sottopone. Nella mia visione estetica, i tronchi scolpiti dal...

L’opera indaga una notte di pioggia sulla città appena addormentata, dove i fumi delle fabbriche e la frenesia delle attività quotidiane lasciano il posto ad un silenzio inquito e ricco di miasmi ancora presenti