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CurArti – Angelo Tasini – I Bulloni del tempo

Rottami e residui di antichi dispositivi incrostati da ruggine e avvolti da miasmi, ci appaiono davanti come epifanie di un altro mondo.

Abbiamo certamente perduto la capacità di leggere e decifrare questi oggetti enigmatici che sembrano scudi, portiere di qualche strano veicolo, porte o portali…

Forse sono antiche batterie, generatori di energia…

Queste opere monumentali sembrano assurgere a testimonianza di un antico passato che evoca sinistramente echi di un lontano futuro.

Si può intuire infatti una visione del tempo non lineare, ma ciclica, dove il passato ed il futuro si confondono, si uniscono e addirittura si invertono, creando così un passato tecnologico sostenuto da una conoscenza ormai perduta.

Questi relitti archeologici stimolano ed evocano visioni poetiche di immani catastrofi, il collasso di antiche civiltà dotate di tecnologie a noi sconosciute ma certamente avanzate.

L’artista si fonde completamente con questa materia cripto-archeologica ossidata, dando vita ad affascinanti portali che ci conducono in una dimensione distopica e catastrofica ma allo stesso tempo calma e serena.

Nelle loro incrostazioni rugginose, questi ingranaggi sembrano riposare da millenni, custodendo gelosamente qualche segreto.

I colori e gli ossidi stimolano la fantasia ed è facile essere trasportati malinconicamente su queste tracce di antichi mondi perduti.


Claudio Russo

Claudio Russo

"La bellezza salverà il mondo" (Fëdor Dostoevskij)